giovedì 26 gennaio 2012

CIAPAPUER#4: LUI, LEI, L'ALTRO


Ciao ragazzi, siamo arrivati alla quarta puntata: vi ricordo che Ciapapuer è un programma che va in onda sul sito della radio web Radio One Lab, www.radioonelab.com, ogni martedì alle 18 e ogni domenica alle 16. Le puntate nuove escono ogni 15 giorni, sia sul sito della radio che sul blog: http://ciapapuer.splinder.com.

Oggi, preparatevi, ho intenzione di provocarvi un po’! Mi piacerebbe punzecchiarvi, magari insinuarvi qualche dubbio per far nascere tra noi un confronto virtuale che possa continuare sul blog o direttamente sulla pagina facebook di Ciapapuer.


Perché oggi parleremo di omosessuali.

Premetto che non ho la verità in tasca, e che il discorso è tutto fuorchè risolto: quello che però cercherò di fare sarà raccontarvi, se non lo sapete già, un po’ di storia. In secondo luogo mi concentrerò su come il popolo italiano generalmente reagisce a questo fenomeno, soprattutto a livello di…pancia da parte delle persone comuni.
Non intendo nascondervi il mio pensiero al riguardo, anche se è pieno di dubbi,  per cui ve lo dirò, ma al termine della puntata.

...Pronti?partenza



 

 http://www.youtube.com/watch?v=FviR_KZOHOs





Molto bene. Abbiamo trenta minuti e almeno 114 anni di storia da raccontare, e non perché i primi omosessuali siano nati 114 anni fa (la prima coppia omosessuale di cui si ha notizia nella storia è comunemente riconosciuta in una coppia di ragazzi egiziani che visse intorno al 2400 a.C.), omosessualita-antico-egittoma semplicemente perché  nel 1897 qualcosa nella società occidentale cominciò a muoversi a favore degli omosessuali.






In quell’anno, infatti, un sessuologo tedesco di nome Magnus Hirschfeld, insieme ad un ristretto gruppo di intellettuali eterosessuali, fonda a Berlino un comitato scientifico-umanitario (il WHK), 250px-WHK1901per approfondire dal punto di vista scientifico la teoria del cosiddetto “terzo sesso”: questa teoria era stata elaborata circa 50 anni prima da Karl Heinrich Ulrichs, che per primo aveva coniato alcuni termini per descrivere i differenti orientamenti sessuali: Urning (gay),Urninds (lesbica), Uranodionings (bisessuale) e Zwitter (ermafrodito).

L’obiettivo del WHK era dimostrare che l’omosessualità non era una malattia, e per questo motivo portava avanti una petizione per mobilitare l'opinione pubblica contro il paragrafo 175 del codice civile, che puniva con la prigione l'omosessualità. Il WHK riuscì a raccogliere oltre 5000 firme per abolirlo, tra cui personaggi famosi come Albert EinsteinHermann HesseThomas MannRainer Maria Rilke e Lev Tolstoj.

Albert-EinsteinHermann_Hessetolstoj2

La petizione stava cominciando a portare i suoi frutti, ma l’arrivo del nazismo bloccò tutto; al contrario, gli omosessuali furono perseguitati più di prima: infatti 
100mila omosessuali furono arrestati dai nazisti. Tra questi, 15mila vennero internati nei campi di concentramento e solo 4mila sopravvissero.E, solo per la cronaca, questo famoso paragrafo fu abrogato del tutto solo nel 1994. 

Nel 1921, comunque, prima dell’arrivo di Hitler e di tutto il resto, il WHK organizzò il Primo congresso per la riforma sessuale (a cui partecipò per l'Italia Aldo Mieli), Aldo.Mieli.1879-1950.E001-2.thumbnail
che portò successivamente alla formazione di una Lega mondiale per la riforma sessuale e ad altri 4  congressi; Dopo la guerra non si riformò nessun comitato scientifico, anche perchè da lì a poco sarebbero stati gli omosessuali e i transessuali stessi a cominciare a riunirsi per rivendicare i propri diritti di esseri umani, a partire dall’America.


Ma, nello specifico, che diritti richiedevano? Che cos’era impedito ad una persona dichiaratamente omosessuale (o considerata tale)?
In quali rischi andava incontro?
Cosa diceva la storia al riguardo?


In realtà nelle antiche Roma e Grecia l’omosessualità non era considerata un problema.

Sesso a roma
Anche se sarebbe semplicistico dire che fu l’arrivo del cristianesimo a rovesciare e ingabbiare la libera morale sessuale, ma certo è che raccolse e dette importanza legislativa a principi e condanne di diversi pensatori greci e romani estremamente anti-omosessuali.  


In Papua Nuova Guinea, ad esempio, le relazioni omosessuali erano una parte integrante della cultura, a tal punto che era l’eterosessualità ad essere guardata male.

tour3_1
Molte società di quelle zone sono poi divenute ostili nei confronti delle relazioni omosessuali dopo l'introduzione del Cristianesimo da parte dei missionari europei. 

Durante la scoperta dell’America, i conquistatori spagnoli guidati da Vasco de Gama comunemente usavano i loro cani nella lotta contro indigeni omosessuali denudati. 

Conquistadores Nel Medioevo l’omosessualità si pagava con la vita: impiccati, impalati, arsi al rogo, castrati, mutilati tagliando una mano; gli omosessuali venivano puniti con la prigione, anche fino a 20 anni; se gli andava per così dire “bene”, potevano sperare di essere etichettati come pazzi, come coloro che avevano perso la ragione, il che sì salvava loro la vita, ma li escludeva per sempre da qualsiasi tipo di vita sociale.

hangti



Al giorno d’oggi in diverse società l’omosessualità è ancora legislativamente considerata da punire con la morte, soprattutto nel mondo arabo. gay_hanging_iran













Tutti gli altri paesi hanno eliminato tutte (o quasi) le leggi contro gli omosessuali, anche se sotto sotto (e neanche tanto) spesso rimane per molti il problema di averci a che fare sul lavoro, a scuola, nei pub, per strada, magari anche in famiglia. 


gay-confession
 http://www.youtube.com/watch?v=rv7dESVZshY




E allora com’è che è cambiata la situazione? stonewall-uprising-pride-march


Dopo la seconda guerra mondiale nascono un po’ ovunque i primi movimenti di omosessuali: la fase più forte è certamente in America negli anni ’70. Per essere precisi la data simbolica di inizio del movimento omosessuale è il 28 giugno 1969. Quel giorno, in un bar gay a New York, lo Stonewall Inn, all'ennesimo tentativo della polizia di disperdere i clienti, questi si ribellarono, scatenando quelli che sono passati alla storia come Moti di Stonewall. Simbolo della rivolta di Stonewall divenne Sylvia Rivera,

srivera5la ragazza transgender che, a quanto sembra, per prima si ribellò gettando una bottiglia contro la

polizia.sylvia-stonewall-bar-20021



Ma cosa voleva la polizia? Spesso organizzava retate nei pub frequentati da gay per registrare l'identità dei clienti; in alcune occasioni i loro nomi vennero anche pubblicati sui quotidiani. Talvolta i poliziotti si caricavano sulle camionette quanti più avventori possibile. All'epoca, la polizia usava tutti i motivi che riusciva a escogitare per giustificare un arresto con accuse di "indecenza", tra cui: baciarsi, tenersi per mano, indossare abiti del sesso opposto, o anche il semplice essersi trovati nel bar al momento dell'irruzione.

New York stava per eleggere un nuovo sindaco, per cui alla polizia venne richiesto un repulisti dei bar della città: lo Stonewall Inn forniva molti pretesti per un intervento della polizia, perché perava senza licenza per i liquori, aveva legami con il crimine organizzato, e forniva dei "go-go boys" scarsamente abbigliati come intrattenimento. Quella sera la mischia si accese in mezzo alla folla, che presto sopraffece la polizia, lasciandosi andare a gesti anche insensati (picchiare passanti, cercare di dare fuoco al bar…): era ormai fuori controllo. Bottiglie e pietre vennero lanciate dai dimostranti che scandivano lo slogan "Gay Power!".
stonewallimage_01La folla, stimata in 2.000 persone, battagliò contro oltre 400 poliziotti, con una fila di 
drag queen che  prendeva in giro i poliziotti cantando:

We are the Stonewall girls
We wear our hair in curls
We wear no underwear
We show our pubic hair
We wear our dungarees
Above our nelly knees!

 
Siamo le ragazze dello Stonewall
abbiamo i capelli a boccoli
non indossiamo mutande
mostriamo il pelo pubico
e portiamo i nostri jeans
sopra i nostri ginocchi da checche!
 

 

stonewall

http://www.youtube.com/watch?v=BmMHy66PGrU




La rivolta durò 3 giorni. Vennero distribuiti volantini con la scritta "Via la mafia e gli sbirri dai bar gay!". Il poeta Allen Ginsberg celebrò con una frase fatidica quanto era accaduto:

 « I gay hanno perduto quel loro sguardo ferito »

weegee




Dopo Stonewall si apre una nuova fase del movimento di liberazione omosessuale: nasce la 
Gay Pride parade (parata dell’orgoglio gay), che cominciò a tenersi nelle varie città degli Stati Uniti e poi del mondo nella data dei moti di Stonewall, il 28 giugno. La provocazione divenne uno strumento attraverso cui scuotere l'opinione pubblica e rivendicare il diritto alla felicità

Telaviv_prideCon l'avvento del 2000, i governi di diversi paesi del mondo iniziano a porsi il problema del riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali.

famiglia Gay ikea-thumbPrimo paese del mondo a regolamentare le unioni omosessuali è la 
Danimarca, nel 1989. Hanno successivamente riconosciuto attraverso il matrimonio o altre forme giuridiche le coppie omosessuali: SveziaFranciaPaesi BassiGermaniaFinlandiaBelgioCroaziaSpagnaIrlandaRegno UnitoSloveniaRepubblica CecaNorvegiaPortogalloIslanda, Argentina.
famigliaomosessuale-viNegli 
Stati Uniti sette stati federali riconoscono le unioni omosessuali. 









In Italia, il primo tentativo di introduzione di una forma di regolamentazione delle coppie omosessuali è avvenuta nel 2008, con i cosiddetti DI.CO. (Diritti e doveri delle coppie di conviventi), ma la forte opposizione della Chiesa e della maggior parte dei politici ha impedito a questo processo di proseguire.

Ma all’estero la cosa continua: il 24 gennaio 2008, la Corte europea dei diritti dell'uomoha stabilito che anche gli omosessuali hanno diritto ad adottare un bambino, aprendo la strada a leggi nazionali. E infatti l'adozione da parte di coppie dello stesso sesso è legale in Regno UnitoSpagnaSveziaBelgioOlandaIslanda Israele.
GermaniaNorvegiaDanimarca Finlandia permettono la "stepchild-adoption" (letteralmente "adozione del figliastro"), cioè permette ai partner di una unione civile di adottare i figli naturali (o adottati) che la/il partner avesse avuto da precedente matrimonio o unione. In Irlanda Francia i single, sia omosessuali che eterosessuali, possono richiedere l'adozione.

Gay-and-les-nativity





E la storia in Italia?

Dopo l’insuccesso di Aldo Mieli, che era in contatto con il tedesco WHK ed aveva partecipato ai congressi prima dell’arrivo di nazismo e fascismo, fu lo scrittoreBernardino Del Boca a tentare di dare voce al movimento con la creazione della prima rubrica omosessuale, Sesso e Libertà, ma i suoi tentativi di far nascere una rivista vera e propria vennero bloccati dalla DC appena salita al potere, che censurò tutto.

Il primo gruppo gay nato in Italia fu fondato da Massimo Consoli nel 1963 con il nome ROMA-1 (Rivolta Omosessuale Maschi Anarchici - prima fase), che diventa poi Rivolta Omosessuale. Dieci anni dopo sempre Consoli dà vita al Centro Italiano per la Documentazione delle Attività delle Minoranze Sociali. Da questa esperienza di tipo sociologico, verranno avviate iniziative di vario tipo: dal Tribunale internazionale permanente per i crimini contro l'omosessualità al premio Triangolo rosa che dopo l'uccisione del registaPier Paolo Pasolini (2 novembre 1975) prenderà il suo nome.

idroscalo0019bba74jx1

Fuori!
 (Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano),
pezzana old
fondato nel 1973 da Angelo Pezzana, fu la prima vera associazione gay italiana con sede principale a Torino, ed inoltre riuscì a fondare un giornale che portava lo stesso nome.Il 31 ottobre 1980 a Giarre, in Sicilia, avviene un fatto di cronaca che diventerà fondamentale per il movimento omosessuale italiano e porterà alla fondazione della prima branca di un circolo Arci esplicitamente dedicata alla realtà gay: ARCIGAY.Arcigay_Logo Due ragazzi, Giorgio Giammona, 25 anni, e Antonio Galatola, 15 anni, vengono trovati morti, mano nella mano, uccisi con un colpo di pistola alla testa.

giarregay


Tutti conoscevano i due ragazzi, che nel paese venivano chiamati "'i ziti" (i fidanzati), e che due settimane prima erano spariti da casa. A tutti apparve subito chiaro che i due erano stati uccisi per via del loro orientamento sessuale. Il caso salì all'attenzione dalla stampa nazionale e per la prima volta l'opinione pubblica italiana dovette riconoscere l'esistenza di un problema di vera e propria discriminazione contro gli omosessuali. E dopo queste schegge di storia, approfondiamo il discorso italiano: indaghiamo un po’su cosa la gente comune pensa degli omosessuali; o gay, ricchioni, froci...ma chi meglio di Nichi Vendola può elencare i vari modi (spregiativi) per indicare un omosessuale?Nichi-Vendola









 http://www.youtube.com/watch?v=4_KR18eGeBk







Da quello che ho potuto notare in trent’anni di vita, ma soprattutto ripensando al periodo delle scuole superiori, la reazione più comune al solo nominare la parola “gay” è quella dell’imbarazzo. Prima di tutto, si ride, impacciati. Un po’ come quando guardi una persona in faccia seriamente, per poi dirle “cacca”, o “culo”.  Dire “ma sei gay?” ad una persona suscita solitamente la stessa reazione che se gli si dicesse “ma sei handicappato?”. Ridacchia.  Poi, se vede che fai sul serio, si arrabbia e si offende. Per difendere il proprio onore a volte si passa anche alle mani. Infine, per dimostrare che si è lontani anni luce da Quella sponda, è preferibile prendere seriamente di mira una persona omosessuale o, più spesso, presunta tale: per prenderne le distanze. Ma cosa ci fa capire che una persona è omosessuale? Ce ne da una illuminante spiegazione Roberto Saviano:
roberto-saviano-40a41_0 
                          http://www.youtube.com/watch?v=4_KR18eGeBk


 Divertente, vero? Assurdo? Non così tanto.
Basta fare un giro tra face book e youtube per accorgersi di quanto faccia paura e anche rabbia l’omosessualità, oltre che ovviamente far ridere perché è visto come…strano. Senza scomodare il web, anche solo nella vita di tutti i giorni di tutti noi volano battute sull’essere gay, sul rischio di diventarlo,  o sull’essere attratti dai gay. Perché? Perché l’abitudine, la tradizione, la chiesa, ci hanno tramandato che è cosa inusuale e quindi strana, sbagliata. Come i punk, come i primi piercing. Come le lingue straniere. Come il caffè che fanno in Francia. Come i capelli colorati di viola. Come alcuni abbigliamenti che poi diventano di moda. Come divorziare cinquanta anni fa. Come avere la pelle nera. Che ci siano cose che percepiamo come strane è tanto normale quanto più queste sono lontane dalle nostre abitudini e da ciò che siamo abituati a vedere tutti i giorni. Ma chi l’ha deciso che siano sbagliate? O addirittura pericolose, e quindi da combattere? Perché persone con abitudini diverse vanno mostrate al mondo come se fossero bestie da circo? Perché deve esistere questo schifo di canzone? A chi di voi fa ridere?

http://www.youtube.com/watch?v=1-Y9XRNcQjQ


Su youtube si trovano commenti a video che hanno a che fare con l’omosessualità di questo calibro: “Amare non è un crimine... ma amare uno dello stesso sesso si”; “Si sfottono da soli (vedi Luxuria, Malgioglio,ecc...). Per quanto riguarda i transessuali, invece, proporrei nei loro riguardi un'emarginazione totale,oppure che vengano completamente banditi dalla società,inviati al confino,per respirare aria pulita.”; “I ricchioni fanno davvero schifo,sono invadenti,fastidiosi, contronatu­ra, ed una buona fetta di loro ha tendenze alla pedofilia. E' una devianza molto grave. Comunque ce l'avrei io la soluzione a tutti i problemi:prenderli per il culo! Numerosi attori lo fanno,e noi dobbiamo incoraggiarli ed incentivarli. Non credo ci sia nulla di male in questo. Sfottiamo i froci,così diamo anche uno scopo alla loro vita,si renderebbero anche molto utili alla società.”; “I gay non sono figli di Dio”. Perché questa rabbia? Mi hanno insegnato che la rabbia è un sentimento che si prova quando ci si sente personalmente danneggiati. Io il danno non lo vedo. Anzi, riformulo: bastiamo già da soli a danneggiarci senza che persone omosessuali si mettano d’impegno a metterci i bastoni tra le ruote: violenze familiari, pedofilia, maltrattamento e sfruttamento di minori, divorzi e secondi, terzi, quarti matrimoni. Alimentazione completamente dannosa per il nostro corpo, droghe, alcool e sigarette, tumori, risse, frodi finanziarie, tasse, politici corrotti e governi incompetenti. In tutto questo delle persone omosessuali si divertirebbero a passare la loro vita a danneggiarci? Siamo davvero sicuri che non ci sia nulla di peggio che essere gay?

                                  http://www.youtube.com/watch?v=f0fRMm5cIHE

lasoracesira_gay_silio_berlusconi
Ecco, questo è il mio pensiero al riguardo. Esattamente come il kebab, le labbra rifatte e altre cose, l’omosessualità non fa parte della mia vita quotidiana, per cui non ci sono tanto abituata e la guardo ancora con curiosità, imbarazzo, a volte anche sospetto, soprattutto al giorno d’oggi che è diventato di moda e tanti ci fanno senza esserci davvero. ma cosa ci fa davvero bene o male? Cosa è normale? Vi lascio un video interessante e divertente sui 15 (falsi) motivi per non approvare il matrimonio gay. Potrete vederlo sul blog della trasmissione, ciapapuer.splinder.com. noi ci risentiamo domenica alle 16 e martedì alle 18 per le repliche, e tra 15 giorni con una nuova puntata di ciapapuer. A presto!

http://www.youtube.com/watch?v=uMKJPfDxX04&feature=related

luxuria----------------------------------------------------------------------------




LINK UTILI (film, siti, documentari, curiosità):

- "In & Out", di Frank Oz, 1997

- "Priscilla regina del deserto", di Stephen Elliott, 1994.

- "Queer as folk", serie televisiva (1999- 2000 UK; 2000 - 2005 USA)

- "L'apparenza inganna", di Francis Weber, 2000

- "Stonewall", di Nigel Finch, 1995

- indagine di Saverio Tommasi e Ornella de Zordo: "Guarire si deve, Chiesa e Omosessualità"
http://www.youtube.com/watch?v=P90zClB7-wc&feature=related (I parte)
http://www.youtube.com/watch?v=-RUbQ2u8Hq8&NR=1 (II parte)

- Telenovelas “anche i ricchioni piangono”, 1985
http://www.youtube.com/watch?v=C9J39BD5nS4

- omosessualità e cinema
http://it.wikipedia.org/wiki/Omosessualit%C3%A0_nel_cinema




CIAPAPUER#3: STORIA DELLA DISCOTECA parte 2


Buondì a tutti!
Rieccoci per la seconda ed ultima parte del nostro viaggio nel mondo delle discoteche…

...e ripartiamo dagli anni ’70 in Italia, dove, nonostante il notevole successo, i locali da ballo sono ancora in larga misura ambienti destinati ad altro, e successivamente rimessi a posto: scantinati, magazzini, autorimesse e cinema dimessi. Solo in un secondo tempo verranno interessati anche dall'edilizia…

Le prime discoteche costruite apposta saranno Il "Ritual" ( nel 1973) di Baja Sardinia,CIAPAPUER #3 - La storia della discoteca (parte II)il "Baia Degli Angeli" ( nel 1974) di Gabicce Mare (ribattezzato e tematizzato in stile romano nel 1985 come "Baia Imperiale" ) e il Ciak a Bologna (1973).


CIAPAPUER #3 - La storia della discoteca (parte II)Alla fine degli anni ’70 l’imitazione sempre crescente di localinewyorkesi come lo Studio 54 o il Paradise Garage fa spuntare come funghi le discoteche come noi oggigiorno le intendiamo.


La storia dello studio 54 è raccontata nel film “studio 54” di Mark Christopher con Ryan Philippe, Mike Myers e Salma Hayeck:


CIAPAPUER #3 - La storia della discoteca (parte II)

                       http://www.youtube.com/watch?v=bRDbngstZec

 
I locali da ballo fino a quel momento avevano funzionato essenzialmente la domenica pomeriggio (d'inverno) e la sera non oltre le due; a livello musicale semplicemente si alternavano nella stessa serata balli lenti e veloci, anche ripetendoli.Le case discografiche quindi, non investivano molto nel genere ballabile, anche perché non c’era la necessità, perché i locali da ballo servivano più che altro da luoghi d'incontro o dove fare nuove conoscenze.
Eh…per il VERO successo delle discoteche bisogna aspettare l'esplosione della Disco Music! Dal suo arrivo infatti cambia radicalmente la concezione del "locale" dove trascorrere la serata: si va in discoteca non tanto per incontrarsi e per conoscersi quanto più per divertirsi ed essere protagonisti.

CIAPAPUER #3 - La storia della discoteca (parte II)



La discoteca diventa il locale di ritrovo giovanile dove le etichette sociali non contano più nulla. Parte una produzione discografica intensissima e senza precedenti per la Disco Music, abbinata alla stravaganza dell'abbigliamento, delle acconciature e soprattutto gli eccessi talvolta legati all'uso di droghe ed al sesso occasionale (il virus HIV non si è ancora diffuso). Tutto questo è celebrato ed in parte promosso anche dal film "la febbre del sabato sera" del 1977.
 



http://www.youtube.com/watch?v=RRk9lKKri0Y

 

CIAPAPUER #3 - La storia della discoteca (parte II)

Ma parliamo un po’ della Baia degli angeli, oggi Baia Imperiale: Ancor di più dell'arredamento, fu la musica a rendere famoso il locale in tutt'Italia. Tirotti, Il proprietario faceva viaggi per affari negli Stati Uniti e frequentava la scena disco newyorchese. dove i club di tendenza come lo studio 54 avevano soppiantato la "scaletta" tradizionale dei locali da ballo, che prevedeva l'alternanza di cinque pezzi veloci con di cinque pezzi lenti (abitudine seguita universalmente, anche in Italia); i dj suonavano sempre e solo dance music per tutta la sera, mixando un brano con l'altro. A Tirotti quest'idea piacque e decise di importarla in ItaliaLa Baia fu anche la prima discoteca in Italia a chiudere alle ore 6 del mattino; queste caratteristiche peculiari resero il locale molto rinomato, e gli diedero fama nazionale. Dal tetto dell'edificio veniva lanciato un raggio laser, come "stella cometa" per il popolo della notte, che così sapeva dove orientarsi per raggiungere il locale. Anche in questo la Baia fu la prima in Italia.

http://www.youtube.com/watch?v=KNsz_A3sKTY&feature=related

Ma le discoteche non potevano restare esenti dal fascino del kitsch: sul finire degli anni settanta emerge la moda dello spazio e della fantascienza più commerciale.
CIAPAPUER #3 - La storia della discoteca (parte II)Il successo di film come Guerre Stellari o serie televisive come Star Trek si rifletterà notevolmente anche nel mondo delle discoteche: CIAPAPUER #3 - La storia della discoteca (parte II)molte di esse vengono arredate, e soprattutto illuminate, in modo da sembrare interni di astronavi (pedane luminose, specchi, lamiere stirate, tubi al neon ad accensione sequenziale, consolle su ascensori), il che si riconduce anche all'esigenza di evasione e di estraniazione dei giovani dalla difficile situazione politica nazionale: in Italia è infatti il periodo degli anni di piombo, delle stragi e dell’omicidio di Moro.

E arriviamo agli anni Ottantacon il cambio del decennio e del genere musicale, la Disco Music esce di scena per essere sostituita dalla musica elettronica.
E’ in questo periodo che si assiste ad un significativo distacco delle discoteche europee rispetto a quelle americane. E’ vero infatti che la nascita della disco avviene negli USA, ma negli Stati Uniti
  sia la disco music che il concetto di discoteca  vengono respinti perché associati a cattivi modelli: lo studio 54 e gli altri locali infatti spaventarono gli americani per gli eccessi che avvenivano al loro interno: le droghe che scorrevano a fiumi, le orge, le stravaganze e soprattutto il terrore per i primi morti di AIDS, che in quegli anni tutti tendevano a collegare al mondo gay: a seguito della chiusura di molti locali gay a new york, a partire dallo Sonewall Inn, nascono i primi movimenti omosessuali.

CIAPAPUER #3 - La storia della discoteca (parte II)

 http://www.youtube.com/watch?v=_4iJi6ZHP00


In Europa invece, il modello della discoteca continua ad avere sempre più successo. Nei primi anni ottanta in tutta Europa si assiste infatti alla costruzione di locali volti ad ospitare una grande affluenza di pubblico.. Anche le scenografie di studi di trasmissioni televisive popolari e di varietà ricreano in tutto vere e proprie discoteche: in Italia, per il Sanremo del 1983 verranno utilizzati raggi laser scenografici, mentre altre trasmissioni come "Fantastico" verranno ricordate per le sigle esplicitamente dance.CIAPAPUER #3 - La storia della discoteca (parte II)


CIAPAPUER #3 - La storia della discoteca (parte II)








Saranno ancora gli USA a lanciare alle porte degli anni novanta un nuovo tipo musica e di discoteca.
A metà degli anni ottanta, apre a Chicago  il "Wharehouse Club" (letteralmente "club magazzino") dove nasce ufficialmente la House Music e il fenomeno della "Club Culture": per la prima volta il DJ non si limita solo a mixare i brani ma tecnicamente è anche lui stesso che fa musica sovrapponendo diverse basi.
CIAPAPUER #3 - La storia della discoteca (parte II)
A differenza delle discoteche protagoniste negli anni settanta e primi anni ottanta, famose per le loro scenografie, luci colorate, tubi al neon e piste da ballo luminose, questi nuovi locali si caratterizzano per le atmosfere buie, l'essenzialità degli arredi e talvolta per una pubblicità basata più che altro sul passaparola piuttosto che su insegne e cartelloni pubblicitari.CIAPAPUER #3 - La storia della discoteca (parte II)




In Italia primi esempi di discoteche che ricalcano questo modello di locale sono il Cocoricò a Riccione, aperto nel 1987 (anche se la musica suonata è più Techno che House) ed il RedZone Club a Perugia aperto nel 1989 (entrambi ancora aperti oggi).
Altre discoteche verranno in seguito arredate seguendo dei temi sempre più particolari: nella seconda metà degli anni 80 e fino ad i primi anni 90, molteplici saranno i locali che richiameranno negli arredi e scenografie gli stili romano, gotico, arabesco ed egizio.

In quegli anni si afferma anche il genere Techno, caratterizzato da un ritmo più aggressivo, più duro e più elettronico dellaHouse, e si distinguerà inizialmente soprattutto grazie ad un fenomeno andato in voga fino a metà degli anni novanta: il rave party.CIAPAPUER #3 - La storia della discoteca (parte II)I rave party erano inizialmente serate organizzate clandestinamente in luoghi dimessi e quindi privi di autorizzazione (come industrie abbandonate) e spesso anche in radure all'aperto. Le attrezzature venivano noleggiate dagli organizzatori e la pubblicità, che poteva far arrivare partecipanti anche da oltre i confini nazionali, era basata sul passaparola…ma questo forse lo sapete già grazie a Urban Jungle!CIAPAPUER #3 - La storia della discoteca (parte II)






Nelle discoteche di maggiori dimensioni, intanto, inizia a diventare sempre più diffuso il concetto della "multisala".
Sul finire degli anni ottanta nascono anche le cubiste: ragazze che ballano su cubi rialzati rispetto alla
 pista e che hanno lo scopo di animare la serata…e di far prendere bene i clienti della discoteca grazie a un corpo e delle movenze da sballo.
CIAPAPUER #3 - La storia della discoteca (parte II)Con l’avanzamento degli anni novanta le discoteche si distinguono tra di loro e si specializzano sempre di più: ci sono discoteche che propongono esclusivamente musica techno mentre altre solo House. Le discoteche più grosse diventano invece tutte multisala, dove ogni sala propone un genere musicale diverso e dove è sempre presente la famosa sala privè. 
Molte discoteche estendono la propria attività diventando anche ristorante.
Accanto alle ormai affermate discoteche, sorgono moltissimi locali di modeste dimensioni ma che si specializzano in differenti generi non necessariamente ballabili come il rock, il reggae, l'heavy metal, l'elettronica, lo ska, il punk, l'afro. Si assiste anche all'affermazione di locali per il ballo di coppia più esotico come il latino americano.


CIAPAPUER #3 - La storia della discoteca (parte II)

Nei luoghi di villeggiatura giovanili più famosi come la riviera romagnola ed Ibiza, s'inizia ad affermare il "locale sulla spiaggia": si tratta di stabilimenti balneari adiacenti che accorpandosi, sfruttano lo spazio guadagnato per offrire, fino a tarda notte, una valida alternativa alla classica serata in discoteca.


E arriviamo finalmente al giorno d’oggi: dal 2005 in poi inizia il declino delle discoteche com’erano state fino a quel momento, a causa di una pesante crisi creativa della produzione della musica dance. Nel 2006 ad esempio chiuse la mega discoteca Cyborg (Attigliano - Tr) dopo ben 13 anni di attività.CIAPAPUER #3 - La storia della discoteca (parte II)
Per contro, quasi come una presenza minacciosa, c'è stata sempre più una forte affermazione delle serate latino americane, e dei corsi di ballo di coppia che coinvolge prevalentemente i giovani di età superiore ai 25 anni, ma anche quelli più piccoli. Un risvolto secondo me raccapricciante è l’italianizzazione di tali balli, per cui sono nati balli di gruppo intitolati “La peperonata”, che ora vi sorbirete insieme a me!

http://www.youtube.com/watch?v=eHBw5kAFj8g&feature=relmfu 


 
Parallelamente diventano numerose le discoteche di massa che ripropongono la musica dei decenni passati, ospitando talvolta anche gli artisti stessi che resero famosa la dance negli anni 80 e 90: è il caso delle serate REVIVAL…e il cerchio si richiude, in qualche modo, tornando alle origini delle discoteche in Italia. Viva Toni Manero, e alla prossima!

http://www.youtube.com/watch?v=GkBYg8kqWEA 


CIAPAPUER #3 - La storia della discoteca (parte II)
 



Film citati:
Studio 54, di Mark Christopher, 1998
La febbre del sabato sera, di John Badham,1977
Priscilla regina del deserto, di Stephan Elliott, 1994
DJ’S TRIP – a night with mike manumission (Privilege Ibiza) – di Marco D’Onofrio, 2004
 

CIAPAPUER#2: STORIA DELLA DISCOTECA parte 1

Ciao ragazzi!!
benvenuti alla seconda puntata di CIAPAPUER. Vi ricordo che chi si fosse perso la prima puntata, o non avesse ancora visto i video ascoltati insieme sul mestiere del rumorista, può andare sul blog di Ciapapuer tramite il sito di radio one lab,
www.radioonelab.com.


Detto questo…vi è andato bene il weekend? Siete andati a ballare?!?

Se si, questa e la prossima puntata saranno dedicate proprio musica e al ballo. Nonostante il tempo che passa, il ballo resta infatti la passione che accomuna gran parte degli esseri umani, senza differenze di età: di generazione in generazione, dai nostri nonni, forse anche bis-nonni, a noi, uno dei fili conduttori è rappresentato dal ritmo e dalla voglia di scatenarsi. Il viaggio che affronteremo in due puntate è proprio quello tra le sale da ballo, di decennio in decennio, a partire da prima della II guerra mondiale fino al giorno d’oggi…
 


Partiamo dalle origini delle sale da ballo: fin qui è facile, tutti sappiamo che i nostri nonni andavano a ballare nelle famigerate Balere. Intanto, cosa significa questa parola?
La balera nasce in Emilia Romagna: nello specifico la prima balera documentata nasce alla fine del 1800, aperta a Gatteo dal violinista Carlo Brighi, chiamata il Capannone Brighi.CIAPAPUER #2: STORIA DELLA DISCOTECA parte 1Quale tipo di musica vi si suona lo sapete benissimo, avendo tutti noi dovuto sorbire, in passato, feste e sagre di paese senza poter ancora scappare dai genitori: si va dal tango alla mazurca, percorrendo tutte le tipologie di ballo cosiddetto liscio, rigorosamente da eseguire in coppia. Non tutti sanno che l’origine di questi balli non è sempre italiana: la mazurca è polacca, la polca ungherese, del walzer invece Francesi, Tedeschi e Svizzeri ne contendono la paternità.
Un tempo per i piccoli paesi che non potevano permettersi di edificare una struttura stabile, c’erano balere mobili che venivano montate per le feste che ben abbiamo conosciuto, con una struttura in legno, un palo centrale che reggeva il telone di copertura, e la pista in legno costruita a spicchi, che dà la classica forma poligonale alla struttura.

  CIAPAPUER #2: STORIA DELLA DISCOTECA parte 1

http://www.youtube.com/watch?v=IVUotU59XEA&feature=fvwrel

 





Carlo Brighi è quindi considerato il padre della musica da ballo romagnola, che serpeggiò tra i cittadini di tutte le estrazioni sociali; per la borghesia trovare un posto dove ballare non era un problema: loro avevano i circoli…ma i più poveri dovevano adattarsi, e le soluzioni più usate erano i vecchi magazzini oppure le aie, ovvero i cortili delle fattorie.
Delio Ricci, grande ballerino e amico di Secondo Casadei, colui che ha creato la famosa orchestra Casadei racconta che i pavimenti spesso erano di mattoni rossi e l’illuminazione era con le lampade a petrolio, l’orchestra veniva messa in palchi molto alti, colpa la mancanza di amplificazione. La polvere rossa che si formava durante il ballo saliva verso l’alto e si aggiungeva al fumo delle lampade. Addirittura capitava che, se si doveva levigare un pavimento, si organizzava apposta una serata da ballo. Coloro che organizzavano la serata dovevano garantire l’affitto della sala, il compenso all’orchestra e tutte le altre spese: per questo il sistema più diffuso era quello di far pagare un soldo ogni ballo. Questo portava gli organizzatori a chiedere ai musicisti dei balli brevi: più balli si riusciva a suonare (e far ballare) in una serata, più si incassava.
le donne accompagnate entravano gratuitamente, mentre le donne non accompagnate (le zitelle, anzi, no, scusate, le single) erano costrette a pagare. La tradizione voleva che il pagamento fosse fatto al termine del ballo.

CIAPAPUER #2: STORIA DELLA DISCOTECA parte 1

http://www.youtube.com/watch?v=te7XM8RCfxQ&feature=related

Fu nel ventennio fascista che questa musica prese concretamente a considerarsi come tradizionale romagnola.
Questo fu voluto in gran parte anche dal regime fascista, il quale, per contrastare il crescente influsso della cultura musicale d’oltre oceano, la utilizzò fortemente come esempio di creazione d’arte e tradizione patriottiche.
Ma poi arriva la guerra. i permessi per le sale da ballo vengono ritirati, non si suona e non si balla più.

http://www.youtube.com/watch?v=xoMgnJDXd3k&feature=related 

Per fortuna le brutte faccende prima o poi finiscono, e avvicinandosi al termine della guerra, nel 1944 in Italia si ricomincia a ballare, in particolare a Cesena, sempre in Emilia Romagna.
Parte, da qui, un periodo di balli continui, che ci sia o no una festa che li giustifichi, tanto che anche il Vescovo di Cesena, ormai estenuato da questa situazione, ordinò di non benedire più i luoghi dove si tenevano le danze.
anzi, addirittura un generale inglese fece un intervento radiofonico alla BBC e disse: "In Inghilterra, in Francia, in Belgio e in Germania si lavora e in Italia si balla e si chiacchera! Buona sera".

http://www.youtube.com/watch?v=5PoB9DADFO0 

 
Terminata la guerra la voglia di tornare alla normalità è tanta, e la voglia di cose nuove contagia anche la musica e tutto ciò che è considerato tradizionale è anche considerato vecchio.CIAPAPUER #2: STORIA DELLA DISCOTECA parte 1
nelle balere arrivano dall’America sonorità e balli completamente nuovi: sto parlando del Rock’n’roll, il Mambo, il Jazz, il Boogie-woogie, il Jive…


CIAPAPUER #2: STORIA DELLA DISCOTECA parte 1
CIAPAPUER #2: STORIA DELLA DISCOTECA parte 1
        




http://www.youtube.com/watch?v=1dC0DseCyYE&feature=related




CIAPAPUER #2: STORIA DELLA DISCOTECA parte 1CIAPAPUER #2: STORIA DELLA DISCOTECA parte 1



Valzer, mazurca e polca, sembrano caduti definitivamente in disgrazia, tutti o quasi li fischiano, in scaletta restano sempre gli ultimi pezzi della serata…Quasi tutte le orchestre che stanno rinascendo si adeguano alle
richieste, ma i Casadei no!



CIAPAPUER #2: STORIA DELLA DISCOTECA parte 1



L’orchestra Casadei, nata ovviamente in Emilia Romagna tra il 1928 e il 1930, non molla e con il passare degli anni arriviamo al ritorno del ballo e della musica romagnola, siamo alla fine degli anni ‘50.
Questo è anche il periodo in cui nasce il grande connubio con la Radio.
L’orchestra Casadei diventa la padrona incontrastata delle trasmissioni di Radio Capodistria.
La radio di stato non da spazi ma la radio slava la prima tra l’altro libera, sì.
“Musica per voi” è la trasmissione che lancia nel 1958 Romagna mia in tutta Europa e Nord Africa.
In una intervista il suo conduttore dichiara che se avesse anche solo preso 100 lire per ogni volta che gli era stata richiesta, sarebbe diventato miliardario.

http://www.youtube.com/watch?v=JZpSrv_xrcs&feature=related

Si ma quando arrivano le discoteche, direte voi? Calma, calma: per vederle spuntare in Italia bisognerà attendere il boom economico degli anni ’70, ma se intanto andiamo a Parigi nel 1954 possiamo assistere alla nascita della prima discoteca; siamo di fronte a "Le Whisky a gogo "di Paul Pacini .

CIAPAPUER #2: STORIA DELLA DISCOTECA parte 1

In quegli anni l'animatrice incontrastata delle notti Parigine è una giovane show girl di origine belghe dal nome d'arte "Regine", ed è lei a concepire il nuovo concept dei locali da ballo del periodo chiedendo al Gestore Paul Pacini di riaprire "Le Whisky a gogò" per sperimentare la sua intuizione. Il successo è travolgente e Regine nel 1956 fonda il "Chez Regine" di Parigi che diventa il locale culto del twist in Francia. Regine ha inciso numerosi dischi tra gli anni 50 e 60 ed è tutt'ora un personaggio pubblico famoso in Francia.

 http://www.youtube.com/watch?v=rN5V-6yCbpg&feature=related

ok, ok …Ma in Italia????
Con l’avvento del benessere economico generale degli anni sessanta si assiste finalmente anche in Italia alla nascita di locali di svago e d’incontro per tutti, ricchi e poveri.

CIAPAPUER #2: STORIA DELLA DISCOTECA parte 1E’sulla riviera toscana dellaVersilia e sulla riviera romagnola che sorgono i primi grandi locali che propongono musica giovanile e che molto spesso ospitano gli artisti dei successi stagionali del momento. Le discoteche più importanti in cui si suonava musica dal vivo erano la Capannina di Alassio, la Bussola di Focette di Marina di Pietrasanta (che esiste ancora oggi col nome Bussola Versilia) e l'altra storica Capannina di Forte dei Marmi.Un esempio: la Bussola di Focette, inaugurata nel 1955 dal "Trio Carosone" (Renato Carosone, Peter Van Wood e Gegè Di Giacomo), ha visto sul suo palco Fred Buongusto,
Fred Buscaglione
CIAPAPUER #2: STORIA DELLA DISCOTECA parte 1,
Ornella Vanoni,
Adriano Celentano, Luigi Tenco
Milva
CIAPAPUER #2: STORIA DELLA DISCOTECA parte 1


Patty Pravo

Fabrizio De Andrè
CIAPAPUER #2: STORIA DELLA DISCOTECA parte 1CIAPAPUER #2: STORIA DELLA DISCOTECA parte 1


… e Mina, che ci canta la prima volta quasi per gioco lasciando di stucco gli altri clienti per la sua favolosa voce…

 http://www.youtube.com/watch?v=ZO2mtoOy9rg



Durante l’inverno, i locali da ballo si trovano nei grandi centri urbani e risultano molto più contenuti nelle dimensioni: ci si può ricondurre essenzialmente all’idea di bar, ristoranti e caffè in cui si può anche ballare grazie ai jukebox.
CIAPAPUER #2: STORIA DELLA DISCOTECA parte 1
Anche gli orari di apertura al pubblico si adeguano a quelli lavorativi, motivo per cui aprono solo i sabati sera e le domeniche pomeriggio. Questi locali, che in larga misura si limiteranno a riprodurre la musica e non a ospitare band che suonino dal vivo, si caratterizzano fino alla seconda metà degli anni settanta per una selezione musicale molto eterogenea: si spazia dal rock al lento.




CIAPAPUER #2: STORIA DELLA DISCOTECA parte 1

Tuttavia ci saranno locali come il Piper diRoma che si distingueranno per promuovere prevalentemente musica dal vivo ospitando (e talvolta lanciando) gli artisti più giovani, come ad esempio Patty Pravo.

 http://www.youtube.com/watch?v=XY-a0x9xiHs&feature=related





Per assistere all’apertura di vere e proprie discoteche, per come le conosciamo noi oggi, e all’arrivo della disco anni ‘80 dovete aspettare 15 giorni…nel frattempo fatevi un giro sul blog di CIAPAPUER su splinder.com per vedere i video passati in questa puntata, o riascoltate la puntata sul sito di radio one lab.

Un bacio!