mercoledì 13 marzo 2013

Concorso “Un mondo come piace a te, con il clima che vuoi”





Il Concorso Un Mondo Come Piace a Te è parte integrante della campagna di sensibilizzazione Un mondo come piace a te. Con il clima che vuoi, condotta dalla Direzione Generale per l’Azione per il clima della Commissione europea. Si tratta di un concorso volto a premiare le iniziative a carattere pionieristico nel campo della riduzione delle emissioni esistenti in tutta l’Unione europea.

I progetti devono essere in grado di contribuire concretamente alla lotta contro il cambiamento climatico e di migliorare la qualità della vita, e devono corrispondere a uno dei temi della campagna:

- Viaggi & trasporti,

- Produzione & innovazione

- Edilizia & ambienti di vita

- Acquisti & alimentazione

- Recupero & riciclaggio

I vincitori saranno invitati alla cerimonia di premiazione, a Copenaghen nell’autunno 2013.

Per Italia, Portogallo, Bulgaria, Polonia e Lituania saranno selezionati cinque vincitori nazionali, che beneficeranno di pubblicità supplementare per i loro progetti mediante una campagna cartellonistica nazionale.

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Scadenza: 6 maggio 2013

Info: www.world-you-like.europa.eu

mercoledì 6 marzo 2013

Ode alla sindrome di Rett


Occhi d’angelo


Occhi d’angelo, cosa guardi?

Io vedo un cucciolo di cane.

Lo tengo in braccio per te,

e paziente attendo il miracolo

dei tuoi occhi che s’accendono,

del tuo sorriso che si schiude,

delle tue dita che esplorano.



Occhi d’angelo, cos’è un cane per te?

Meravigliata lo guardi,

affondi le tue narici nel suo morbido pelo,

staresti ore persa in questa tua estasi

che diventa la mia.



Occhi d’angelo,

cos’è un raggio di sole per te?

Per me è estate

per te è Vita.

Di sole ti abbeveri,

abbandonandoti fiduciosa ad esso.



Occhi d’angelo,

cos’è l’uomo per te?

Curiosa e divertita lo guardi

ti ci avvicini coraggiosa

ed io mi sento costretta a impedirti quei contatti,

Perché, mi chiedi con lo sguardo?

Muri.

Muri invisibili che uomini adulti pongono altissimi tra loro.

Perché, ancora con lo sguardo?



Occhi d’angelo,

non guardarmi così,

come posso spiegarti quanto siamo

tutti così lontani senza motivo?



Occhi d’angelo,

non guardarmi così.

… Quegli occhi…

i tuoi occhi

Sono praterie immense

dove passeggiare all’infinito,

Sono boschi intricati

dove perdersi,

sono montagne altissime

da scalare,

sono specchi d’acqua dove tuffarsi.



Sono smeraldi

da custodire gelosamente

e dei quali carpire pazientemente i segreti,

giorno dopo giorno.




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La sindrome di Rett


La Sindrome di Rett è una patologia progressiva dello sviluppo neurologico che colpisce quasi esclusivamente le bambine, durante i primi anni di vita e dopo un periodo di apparente normalità, molti genitori si sono soffermati spesso sul carattere "cinico e violento" della malattia proprio per quel suo improvviso e tragico manifestarsi.

Fu riconosciuta per la prima volta da Andreas Rett, un medico austriaco, a seguito di un’osservazione casuale nella sua sala di aspetto di due bambine che mostravano movimenti stereotipati delle mani molto simili tra loro. A seguito di questa scoperta, riesaminando le schede di alcune pazienti viste in precedenza, Rett individuò altri casi con caratteristiche comportamentali e anamnesi simili e pubblicò un articolo nel 1966. Tuttavia, la pubblicazione di Rett fu ignorata per anni. A risvegliare l’interesse e a riconoscere universalmente l’esistenza della sindrome di Rett, nel 1983, fu uno studio su 35 pazienti di un gruppo europeo di neurologi infantili, che comprendeva Hagberg, Aicardi, Dias e Ramos 2.

La Rett è oggi riconosciuta come la seconda causa di ritardo mentale nelle bambine, con un’incidenza stimata di circa 1/10.000 nati femmina. Nella forma classica, le pazienti presentano uno sviluppo prenatale e perinatale normale. Dopo un periodo di circa 6-18 24 mesi però, le bambine presentano un arresto dello sviluppo seguito da una regressione. In tale fase le pazienti perdono le abilità precedentemente acquisite come l’uso finalistico delle mani e il linguaggio verbale. Diventa evidente una riduzione delle capacità comunicative e compaiono tratti autistici. Inoltre le bambine cominciano a manifestare i movimenti stereotipati delle mani tipo lavaggio e spesso sono presenti segni come digrignamento dei denti e sospensione del respiro. Si manifesta un rallentamento della crescita della circonferenza cranica che risulta in microcefalia. Nello stadio successivo, si assiste ad una diminuzione delle sintomatologia autistica e ad un miglioramento nelle interazioni sociali, nonostante l’incapacità di parlare, l’aprassia e le stereotipie manuali persistano, la deambulazione molte volte non è più autonoma, si evidenzia l’incapacità di controllo dei movimenti. Diventano più evidenti l’iposviluppo somatico e la scoliosi e spesso compaiono crisi convulsive. Caratteristiche presenti sono inoltre stipsi ed estremità fredde. L’ultimo stadio si manifesta solitamente dopo i dieci anni. La sindrome di Rett è però caratterizzata da ampia eterogeneità clinica e, oltre alla forma classica, sono state descritte almeno 5 varianti. Queste includono:
- la variante a linguaggio conservato, caratterizzata da un decorso clinico più favorevole in cui le bambine recuperano la capacità di esprimersi con frasi brevi e, parzialmente, l’uso delle mani;
- la variante con convulsioni ad esordio precoce, caratterizzata da crisi convulsive che si manifestano prima del periodo di regressione;
- le “forme fruste” in cui i segni clinici caratteristici sono più sfumati;
- la variante congenita in cui il ritardo psicomotorio è evidente sin dai primi mesi di vita;
- la variante a regressione tardiva, di rarissima osservazione.

Dal punto di vista genetico, dopo il 1999, anno in cui è stato identificato il gene MECP2 come causa della forma classica,e che coinvolge la maggior parte delle ragazze con Sindrome di Rett sono stati fatti numerosi passi avanti Auttalmente sono stati scoperti altri due geni responsabili della Sindrome di Rett CDKL5 e FOXG1 .


 (fonte: sito nazionale Sindrome di Rett)