giovedì 26 gennaio 2012

CIAPAPUER#2: STORIA DELLA DISCOTECA parte 1

Ciao ragazzi!!
benvenuti alla seconda puntata di CIAPAPUER. Vi ricordo che chi si fosse perso la prima puntata, o non avesse ancora visto i video ascoltati insieme sul mestiere del rumorista, può andare sul blog di Ciapapuer tramite il sito di radio one lab,
www.radioonelab.com.


Detto questo…vi è andato bene il weekend? Siete andati a ballare?!?

Se si, questa e la prossima puntata saranno dedicate proprio musica e al ballo. Nonostante il tempo che passa, il ballo resta infatti la passione che accomuna gran parte degli esseri umani, senza differenze di età: di generazione in generazione, dai nostri nonni, forse anche bis-nonni, a noi, uno dei fili conduttori è rappresentato dal ritmo e dalla voglia di scatenarsi. Il viaggio che affronteremo in due puntate è proprio quello tra le sale da ballo, di decennio in decennio, a partire da prima della II guerra mondiale fino al giorno d’oggi…
 


Partiamo dalle origini delle sale da ballo: fin qui è facile, tutti sappiamo che i nostri nonni andavano a ballare nelle famigerate Balere. Intanto, cosa significa questa parola?
La balera nasce in Emilia Romagna: nello specifico la prima balera documentata nasce alla fine del 1800, aperta a Gatteo dal violinista Carlo Brighi, chiamata il Capannone Brighi.CIAPAPUER #2: STORIA DELLA DISCOTECA parte 1Quale tipo di musica vi si suona lo sapete benissimo, avendo tutti noi dovuto sorbire, in passato, feste e sagre di paese senza poter ancora scappare dai genitori: si va dal tango alla mazurca, percorrendo tutte le tipologie di ballo cosiddetto liscio, rigorosamente da eseguire in coppia. Non tutti sanno che l’origine di questi balli non è sempre italiana: la mazurca è polacca, la polca ungherese, del walzer invece Francesi, Tedeschi e Svizzeri ne contendono la paternità.
Un tempo per i piccoli paesi che non potevano permettersi di edificare una struttura stabile, c’erano balere mobili che venivano montate per le feste che ben abbiamo conosciuto, con una struttura in legno, un palo centrale che reggeva il telone di copertura, e la pista in legno costruita a spicchi, che dà la classica forma poligonale alla struttura.

  CIAPAPUER #2: STORIA DELLA DISCOTECA parte 1

http://www.youtube.com/watch?v=IVUotU59XEA&feature=fvwrel

 





Carlo Brighi è quindi considerato il padre della musica da ballo romagnola, che serpeggiò tra i cittadini di tutte le estrazioni sociali; per la borghesia trovare un posto dove ballare non era un problema: loro avevano i circoli…ma i più poveri dovevano adattarsi, e le soluzioni più usate erano i vecchi magazzini oppure le aie, ovvero i cortili delle fattorie.
Delio Ricci, grande ballerino e amico di Secondo Casadei, colui che ha creato la famosa orchestra Casadei racconta che i pavimenti spesso erano di mattoni rossi e l’illuminazione era con le lampade a petrolio, l’orchestra veniva messa in palchi molto alti, colpa la mancanza di amplificazione. La polvere rossa che si formava durante il ballo saliva verso l’alto e si aggiungeva al fumo delle lampade. Addirittura capitava che, se si doveva levigare un pavimento, si organizzava apposta una serata da ballo. Coloro che organizzavano la serata dovevano garantire l’affitto della sala, il compenso all’orchestra e tutte le altre spese: per questo il sistema più diffuso era quello di far pagare un soldo ogni ballo. Questo portava gli organizzatori a chiedere ai musicisti dei balli brevi: più balli si riusciva a suonare (e far ballare) in una serata, più si incassava.
le donne accompagnate entravano gratuitamente, mentre le donne non accompagnate (le zitelle, anzi, no, scusate, le single) erano costrette a pagare. La tradizione voleva che il pagamento fosse fatto al termine del ballo.

CIAPAPUER #2: STORIA DELLA DISCOTECA parte 1

http://www.youtube.com/watch?v=te7XM8RCfxQ&feature=related

Fu nel ventennio fascista che questa musica prese concretamente a considerarsi come tradizionale romagnola.
Questo fu voluto in gran parte anche dal regime fascista, il quale, per contrastare il crescente influsso della cultura musicale d’oltre oceano, la utilizzò fortemente come esempio di creazione d’arte e tradizione patriottiche.
Ma poi arriva la guerra. i permessi per le sale da ballo vengono ritirati, non si suona e non si balla più.

http://www.youtube.com/watch?v=xoMgnJDXd3k&feature=related 

Per fortuna le brutte faccende prima o poi finiscono, e avvicinandosi al termine della guerra, nel 1944 in Italia si ricomincia a ballare, in particolare a Cesena, sempre in Emilia Romagna.
Parte, da qui, un periodo di balli continui, che ci sia o no una festa che li giustifichi, tanto che anche il Vescovo di Cesena, ormai estenuato da questa situazione, ordinò di non benedire più i luoghi dove si tenevano le danze.
anzi, addirittura un generale inglese fece un intervento radiofonico alla BBC e disse: "In Inghilterra, in Francia, in Belgio e in Germania si lavora e in Italia si balla e si chiacchera! Buona sera".

http://www.youtube.com/watch?v=5PoB9DADFO0 

 
Terminata la guerra la voglia di tornare alla normalità è tanta, e la voglia di cose nuove contagia anche la musica e tutto ciò che è considerato tradizionale è anche considerato vecchio.CIAPAPUER #2: STORIA DELLA DISCOTECA parte 1
nelle balere arrivano dall’America sonorità e balli completamente nuovi: sto parlando del Rock’n’roll, il Mambo, il Jazz, il Boogie-woogie, il Jive…


CIAPAPUER #2: STORIA DELLA DISCOTECA parte 1
CIAPAPUER #2: STORIA DELLA DISCOTECA parte 1
        




http://www.youtube.com/watch?v=1dC0DseCyYE&feature=related




CIAPAPUER #2: STORIA DELLA DISCOTECA parte 1CIAPAPUER #2: STORIA DELLA DISCOTECA parte 1



Valzer, mazurca e polca, sembrano caduti definitivamente in disgrazia, tutti o quasi li fischiano, in scaletta restano sempre gli ultimi pezzi della serata…Quasi tutte le orchestre che stanno rinascendo si adeguano alle
richieste, ma i Casadei no!



CIAPAPUER #2: STORIA DELLA DISCOTECA parte 1



L’orchestra Casadei, nata ovviamente in Emilia Romagna tra il 1928 e il 1930, non molla e con il passare degli anni arriviamo al ritorno del ballo e della musica romagnola, siamo alla fine degli anni ‘50.
Questo è anche il periodo in cui nasce il grande connubio con la Radio.
L’orchestra Casadei diventa la padrona incontrastata delle trasmissioni di Radio Capodistria.
La radio di stato non da spazi ma la radio slava la prima tra l’altro libera, sì.
“Musica per voi” è la trasmissione che lancia nel 1958 Romagna mia in tutta Europa e Nord Africa.
In una intervista il suo conduttore dichiara che se avesse anche solo preso 100 lire per ogni volta che gli era stata richiesta, sarebbe diventato miliardario.

http://www.youtube.com/watch?v=JZpSrv_xrcs&feature=related

Si ma quando arrivano le discoteche, direte voi? Calma, calma: per vederle spuntare in Italia bisognerà attendere il boom economico degli anni ’70, ma se intanto andiamo a Parigi nel 1954 possiamo assistere alla nascita della prima discoteca; siamo di fronte a "Le Whisky a gogo "di Paul Pacini .

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In quegli anni l'animatrice incontrastata delle notti Parigine è una giovane show girl di origine belghe dal nome d'arte "Regine", ed è lei a concepire il nuovo concept dei locali da ballo del periodo chiedendo al Gestore Paul Pacini di riaprire "Le Whisky a gogò" per sperimentare la sua intuizione. Il successo è travolgente e Regine nel 1956 fonda il "Chez Regine" di Parigi che diventa il locale culto del twist in Francia. Regine ha inciso numerosi dischi tra gli anni 50 e 60 ed è tutt'ora un personaggio pubblico famoso in Francia.

 http://www.youtube.com/watch?v=rN5V-6yCbpg&feature=related

ok, ok …Ma in Italia????
Con l’avvento del benessere economico generale degli anni sessanta si assiste finalmente anche in Italia alla nascita di locali di svago e d’incontro per tutti, ricchi e poveri.

CIAPAPUER #2: STORIA DELLA DISCOTECA parte 1E’sulla riviera toscana dellaVersilia e sulla riviera romagnola che sorgono i primi grandi locali che propongono musica giovanile e che molto spesso ospitano gli artisti dei successi stagionali del momento. Le discoteche più importanti in cui si suonava musica dal vivo erano la Capannina di Alassio, la Bussola di Focette di Marina di Pietrasanta (che esiste ancora oggi col nome Bussola Versilia) e l'altra storica Capannina di Forte dei Marmi.Un esempio: la Bussola di Focette, inaugurata nel 1955 dal "Trio Carosone" (Renato Carosone, Peter Van Wood e Gegè Di Giacomo), ha visto sul suo palco Fred Buongusto,
Fred Buscaglione
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Ornella Vanoni,
Adriano Celentano, Luigi Tenco
Milva
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Patty Pravo

Fabrizio De Andrè
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… e Mina, che ci canta la prima volta quasi per gioco lasciando di stucco gli altri clienti per la sua favolosa voce…

 http://www.youtube.com/watch?v=ZO2mtoOy9rg



Durante l’inverno, i locali da ballo si trovano nei grandi centri urbani e risultano molto più contenuti nelle dimensioni: ci si può ricondurre essenzialmente all’idea di bar, ristoranti e caffè in cui si può anche ballare grazie ai jukebox.
CIAPAPUER #2: STORIA DELLA DISCOTECA parte 1
Anche gli orari di apertura al pubblico si adeguano a quelli lavorativi, motivo per cui aprono solo i sabati sera e le domeniche pomeriggio. Questi locali, che in larga misura si limiteranno a riprodurre la musica e non a ospitare band che suonino dal vivo, si caratterizzano fino alla seconda metà degli anni settanta per una selezione musicale molto eterogenea: si spazia dal rock al lento.




CIAPAPUER #2: STORIA DELLA DISCOTECA parte 1

Tuttavia ci saranno locali come il Piper diRoma che si distingueranno per promuovere prevalentemente musica dal vivo ospitando (e talvolta lanciando) gli artisti più giovani, come ad esempio Patty Pravo.

 http://www.youtube.com/watch?v=XY-a0x9xiHs&feature=related





Per assistere all’apertura di vere e proprie discoteche, per come le conosciamo noi oggi, e all’arrivo della disco anni ‘80 dovete aspettare 15 giorni…nel frattempo fatevi un giro sul blog di CIAPAPUER su splinder.com per vedere i video passati in questa puntata, o riascoltate la puntata sul sito di radio one lab.

Un bacio!

 

 

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