giovedì 8 novembre 2012

BASTA SPRECO ALIMENTARE: MAI SENTITO PARLARE DI LAST MINUTE MARKET?


Cos'è Last Minute Market? 
Last Minute Market è una società spin-off dell'Università di Bologna che nasce nel 1998 come attività di ricerca. Dal 2003 diventa realtà imprenditoriale ed opera su tutto il territorio nazionale sviluppando progetti territoriali volti al recupero dei beni invenduti (o non commercializzabili) a favore di enti caritativi. LMM si avvale di un team operativo giovane e dinamico affiancato da docenti e ricercatori dell'Università di Bologna. Con oltre 40 progetti attivati in comuni, provincie e regioni Italiane, LMM ha consolidato un metodo di lavoro efficace ed efficiente che permette di attivare in maniera progressiva il sistema donazioni/ritiri tenendo sotto controllo gli aspetti nutrizionali, igienico-sanitari, logistici e fiscali.
Nella fase di sviluppo dei progetti, oltre al coinvolgimento dei soggetti donatori e beneficiari, lavora a stretto contatto con gli assessorati alle attività produttive, alle politiche sociali e culturali degli enti locali, con prefetture e ASL in modo tale da garantire la perfetta conformità con le normative vigenti, la trasparenza delle procedure, il monitoraggio e la quantificazione dei risultati ottenuti.
Progetti con alto contenuto innovativo, studiati su misura degli interlocutori, si realizzano così grazie allo stretto contatto tra il mondo universitario della Facoltà d’Agraria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e attori imprenditoriali e istituzionali.



Cosa fa il Last Minute Market?
LMM contribuisce alla riduzione dello spreco in tutte le sue forme, previene e riduce i rifiuti attraverso la valorizzazione dei beni invenduti con effetti positivi dal punto di vista ambientale, sociale, economico e nutrizionale.
Nato come progetto di ricerca, Last Minute Market si è sempre occupato di analizzare tutti i passaggi delle filiere agroalimentari e individuare dove e perché si originano gli sprechi.
Dopo alcuni anni di studi e ricerche universitarie, LMM ha messo a punto nel 2000 il primo sistema professionale in Italia di riutilizzo di beni invenduti dalla Grande Distribuzione Organizzata.
I modelli logistico-organizzativi adottati, permettono di recuperare in totale sicurezza tutte le tipologie di prodotto, inclusi i prodotti che rientrano nelle categorie dei “freschi” e “freschissimi”. LMM infatti NON gestisce direttamente i prodotti invenduti, non ha magazzini né mezzi propri per il ritiro. LMM permette l’incontro diretto tra “domanda” e “offerta” e si occupa della scrupolosa messa in sicurezza di tutte le fasi del sistema.
Nel corso degli anni il modello è stato esteso ad altre tipologie di beni e di attività commerciali e produttive, intervenendo ovunque si “producano” sprechi.

Oggi, le attività di LMM si articolano intorno alle seguenti tipologie di prodotto:
LMM-FOOD:prodotti alimentari, eccedenze di attività commerciali e produttive;
LMM-HARVEST: prodotti ortofrutticoli non raccolti e rimasti in campo;
LMM-CATERING: pasti pronti recuperati dalla ristorazione collettiva (es. scuole, aziende); 
LMM-PHARMACY: farmaci da banco e parafarmaci prossimi alla scadenza;
LMM-BOOK: libri o beni editoriali destinati al macero;
LMM-NO FOOD: tutti i beni non alimentari.





Iniziative collaterali
LMM ha realizzato inoltre altre iniziative collaterali finalizzate alla riduzione degli sprechi. Si ricordano tra queste:
Spreco Zero ovvero la Legge Antisprechi: LMM ha contribuito in maniera determinante alla promozione della legge 24.12.2007 n° 244 comunemente definita “Legge Antisprechi” che ha permesso di incentivare la donazione di beni non alimentari.



Carocibo: LMM, in collaborazione con la società di studi economici e comunicazione Econometrica, ha sviluppato un indicatore, denominato “Carocibo”, in grado di monitorare il costo della spesa alimentare degli italiani.

Ancora utili: Ad aprile 2010 Last Minute Market ha messo in campo a Ferrara un nuovo servizio: “Ancora Utili“. Il servizio consente di raccogliere e riutilizzare i medicinali non scaduti provenienti dalle donazioni di privati cittadini, di ambulatori e strutture ospedaliere a favore degli Enti no profit.



Sottoscrivi anche tu la dichiarazione contro lo SPRECO ALIMENTARE: clicca QUI


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